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lunedì 19 settembre 2011

Ricomincia il solito calvario...


Finita l'estate, finite le vacanze e di conseguenza ripresa delle care vecchie abitudini.
Eh, vecchie sì, ma care mica tanto... E che tristezza anche solo al pensarci.
Non solo tristezza a dirla tutta, ma un misto di rassegnazione, malinconia e paura!

Se siete studenti, la fine dei "3 mesi di immortalità" (passatemi la citazione) equivale più o meno all'apocalisse, preferireste vendere un rene piuttosto che tornare sui banchi di scuola.
Svegliarsi presto, passare ore e ore della mattinata tra quelle odiate 4 mure, la sera studiare (tappa non obbligatoria a detta di molti) e andare a letto presto... Cosa c'è di peggio? Niente.
Niente per un adolescente, le più o meno saggie voci dei vostri genitori però continuano a ripetervi di godervi la scuola e il periodo dell'adolescenza, che la rimpiangerete parecchio fra qualche anno, ma chissà perchè alla prospettiva di 8 mesi scolastici si fatica a dare ascolto a questi consigli.
"Chi lavora almeno viene retribuito!" questa è la giustificazione dei più giovani, ma duole ammettere che ci si dimentica spesso che esistono i pro e i contro anche qua.
In realtà la ragione appartiene un pò a entrambi, basti pensare alle persone che lavorano anche d'estate e vanno in vacanze solo pochi giorni.
Oppure a chi è costretto a spezzarsi la schiena con lavori assurdi solo perchè non può fare altrimenti.


Che brutto pensare che dall'età di 6 anni siamo praticamente catapultati in un via vai di abitudini e tran tran che "se tutto va bene" ci accompagnerà fino alla vecchiaia, senza neanche chiedercene il permesso.
La frenesia che governa questo mondo è praticamente inarrestabile!
Vai a scuola sennò resti asino, studia altrimenti non sarai mai nessuno, fai sport se non vuoi quell'orrenda ciccia, cercati un lavoro se vuoi guadagnare qualcosa e lavora sodo, mi raccomando, altrimenti ti fregano il posto!
Solo al pensiero il cuore minaccia di collassare.
Va bene non pigrire, non lasciare che il tempo ci scorra addosso ma le vie di mezzo esistono per fortuna.
Purtroppo però non tutti le possiamo imboccare...
Perciò è meglio non soffermarci troppo a pensare e fare appello a una delle peculiarità più utili in nostro possesso: l'adattamento.
Sì. arriviamo ad adattarci anche ai più estremi stili di vita se è necessario, con tutto ciò che ne consegue.
Quindi... quali sono i prezzi da pagare?
Meglio non scoprirlo.

Già meglio... ma cos'è realmente meglio?
Lavorare tutto il giorno e guadagnare qualcosa o trovarsi un impiego par-time per non far esplodere il cervello e i testicoli?
Fare carriera dedicandosi al lavoro o passare un pò di tempo coi propri cari?
Fare soldi a tutti i costi o ritagliarsi anche qualche momento personale per andare in "vacanza un pò tutti i giorni?"
Entrare a far parte di questa giostra di competizione e sacrificio o saltarci dentro di tanto in tanto?

La triste verità è che non tutti hanno una scelta.
Per i fortunati invece il discorso è diverso.
La vita è una sola, perciò non regaliamola a niente e a nessuno, la cosa importante è fare le scelte giuste perchè è l'unica cosa che ci è permessa...
Quando il tempo passa, significa tantissimo guardarci indietro senza rimpianti.
Perciò ogni tanto fermiamoci anche a pensare alle conseguenze e al futuro, altrimenti rischiamo di intraprendere la via sbagliata.

P.S. Il blog riprende un pò di regolarità dopo questi mesi caldi, perciò state aggiornati! Bye =)

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